Il nome di Montesinaro compare per la prima volta nelle antiche carte
nel 1468 solo descritto come semplice “locus”, forse nemmeno abitato in
modo permanente.
Anche la borgata di Montesinaro ebbe origine da un antico “alpe” lo
attesta il nome stesso MONS = ALPE le visite pastorali del tempo
descrivono la strada per salire a questo villaggio utilizzando delle
espressioni molto dure.
Con l’erezione del comune di Piedicavallo nel 1722 anche Montesinaro
si stacco’ civilmente da Campiglia e divenne una frazione del nuovo
comune, il mutamento di indipendenza civile invogliò gli abitanti a
staccarsi anche religiosamente dall’antica matrice.
Nella visita pastorale del 1606 Montesinaro viene descritto come
piccolo agglomerato di case abitate da una decina di famiglie , fino
alla seconda metà di questo secolo non si hanno notizie dell’esistenza
di un oratorio, quando nel 1674 un oratorio fu dedicato a S.Grato , tre
anni dopo Antonio Vlz Gris lascia in eredita’ al sopradetto tutte le sue
sostanze con lo scopo di erigere una cappella per le funzioni festive
(già funzionante nel 1681).
Nel 1715 venne edificata la chiesa su disegno del Mastro Giovanni
Pietro Magnani della valle.
· Nel 1986 la forte diminuzione della popolazione indusse
mons. Albino Mensa amministratore apostolico della diocesi di Biella ad
estinguerecon un decreto del 30 giugno le parrocchie di Piedicavallo e
Montesinaro e ad erigere un’unica nuova parrocchia sotto il titolo dei
SS.Michele e Grato con sede in Piedicavallo formata dall’unione delle
due preesistenti comunità di fedeli.Alla chiesa di S.Grato di
Montesinaro viene conferita la Qualifica di “Chiesa rettoriale”.